Nel giornalismo videoludico esistono due momenti chiave nel rapporto tra critico e opera: l’hands on e la review. Sono fasi che spesso vengono confuse, sia dai lettori sia da alcuni redattori inesperti. Ma tra le due c’è una differenza profonda, che non riguarda soltanto il momento in cui avvengono, ma anche la natura dell’esperienza, il tipo di giudizio possibile e il ruolo che il giornalista è chiamato a svolgere.
La preview hands on è uno sguardo parziale, controllato, selezionato. La review è un giudizio completo, definitivo, totale. Non sono intercambiabili e non devono mai essere trattate come se lo fossero. Capire questa distinzione è essenziale per esercitare la professione con rigore e credibilità.
L’hands on: un primo incontro con l’opera
Un hands on è un’esperienza limitata e programmata. Il giornalista prova una parte del gioco, spesso in una build preliminare, quasi sempre in un contesto controllato dal publisher. L’obiettivo è mostrare ciò che funziona meglio, ciò che rappresenta meglio la visione del team, ciò che è pronto abbastanza da essere esibito.
L’hands on non è il gioco. È una finestra su un gioco in costruzione. Ciò che il redattore sperimenta non è un’opera finita, ma un frammento, una suggestione, un’indicazione di direzione. L’hands on non permette un giudizio, ma solo una descrizione dell’esperienza provata.
Il giornalista non deve mai cadere nell’errore di trasformare un hands on in una mini-review. Non può prevedere la qualità finale del gioco, non può valutarne la struttura narrativa, non può giudicare la durata, la coerenza, il ritmo, l’impatto complessivo. Il suo compito è raccontare il contesto, le sensazioni, i dubbi e le potenzialità, senza confondere il lettore.
La review: il giudizio sulla totalità
La review è il momento dell’assunzione di responsabilità. Qui il giornalista non descrive ciò che ha provato, ma interpreta ciò che ha attraversato. Ha l’opera completa davanti a sé, con il tempo necessario per analizzarne la struttura, la narrazione, il ritmo, la giocabilità, la coerenza del mondo di gioco, la qualità del sonoro e il rapporto tra le sue parti.
La review richiede una visione complessiva. Non basta aver giocato qualche ora. Non basta “avere un’impressione”. La review è un gesto critico: non racconta una porzione dell’opera, ma il suo insieme. È qui che entra in gioco il metodo, lo studio, la capacità interpretativa, la responsabilità verso il lettore.
La review è confronto con l’opera. L’hands on è incontro preliminare.
La differenza culturale tra i due formati
Non si tratta solo di quantità di contenuto provato, ma di un diverso rapporto con l’oggetto. L’hands on è comunicazione. La review è critica.
Nel primo caso, il giornalista è ancora vicino al contesto promozionale. Nel secondo è libero, autonomo, lontano dalle intenzioni del publisher. La preview parte sempre da un materiale fornito. La review parte dall’opera completa e vive della sensibilità del critico.
Confondere i due formati significa indebolire la professione. Significa trasformare la critica in marketing inconsapevole. Una review che sembra una preview è imprecisa; una preview che sembra una review è ingannevole.
Il lettore come punto di riferimento
La chiarezza è un dovere. Il lettore deve sapere esattamente cosa ha davanti: un’impressione preliminare o un giudizio definitivo. Una preview può generare entusiasmo, ma non deve mai dare l’illusione di essere una valutazione conclusiva.
La review, invece, ha il compito di aiutare il lettore a interpretare l’opera, a capire se rispecchia i suoi gusti, a riconoscere ciò che funziona e ciò che non funziona. La review guida. La preview anticipa.
Perché questa distinzione è fondamentale
Il giornalismo videoludico vive di credibilità. Se un lettore percepisce confusione tra anteprima e recensione, smette di fidarsi del redattore. La distinzione è un atto etico e professionale.
È anche un modo per difendere la critica dal rischio di diventare uno strumento promozionale involontario. Il critico deve essere consapevole della propria funzione culturale e comunicare con precisione il ruolo dell’articolo che sta pubblicando.
Capire la differenza tra hands on e review significa capire il cuore del mestiere.
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